Quali sono le caratteristiche e il funzionamento di un relè
Dare vita a un impianto elettrico a relè non è per niente difficile; maggiore è il numero di accensioni e più si rivela vantaggioso il ricorso a questo tipo di configurazione. Il principio di funzionamento prevede che i pulsanti a relè normalmente aperto che sono collegati con un relè bistabile governino l’accensione e lo spegnimento. Questo vuol dire che non occorre servirsi della combinazione deviatore – invertitore, ma si gira nel circuito unicamente con due fili in parallelo.
Dove trovare in vendita i relè Finder
Tra le migliori soluzioni che si possono trovare in commercio ci sono i relè Finder: il marchio torinese è un punto di riferimento in questo settore, conosciuto per la qualità delle sue proposte. L’azienda Tecneko mette in vendita relè Finder che possono essere acquistati o di persona nel magazzino di Imola o a distanza, attraverso un consulente commerciale. Nel secondo caso, i prodotti vengono consegnati a domicilio, o comunque all’indirizzo che viene fornito al momento dell’ordine.
Guida alla scelta del relè
Che si abbia bisogno di comprare un relè per rimpiazzarne uno che non funziona più o per una nuova installazione, è importante compiere delle valutazioni precise in vista della scelta, tenendo conto del fatto che in vendita si possono trovare numerose tipologie di relè, ognuna delle quali con caratteristiche ben precise. Il problema è che se si dovesse sbagliare l’acquisto si correrebbe il rischio di provocare danni al circuito. Il primo aspetto che deve essere verificato è la tensione del circuito; poi è necessario controllare l’assorbimento del carico che dovrà essere comandato e la tipologia di carico. Infine, non ci si può dimenticare di vedere se si è in corrente alternata o in corrente continua.
Il datasheet
Nel caso in cui si stia procedendo per sostituire un relè vecchio, non è da escludere la possibilità di mettersi in cerca del datasheet in Rete. Si tratta di una specie di scheda tecnica relativa al componente, in cui sono elencate tutte le sue caratteristiche. Per non sbagliare, comunque, si può sempre fare riferimento a un elettricista.
Il relè monostabile e il relè bistabile
Si definisce monostabile un relè che cambia il proprio stato in presenza di corrente: nel momento in cui la corrente cessa, il relè ritorna allo stato di partenza. Questo vuol dire che il relè deve essere alimentato in modo costante per far sì che il cambiamento di stato possa essere mantenuto. Si parla di relè monostabile proprio perché è previsto un unico stato stabile. Si può utilizzare un relè di questo tipo per commutare un circuito quando non c’è tensione, come avviene per un circuito di lampade di emergenza. È diverso, invece, il relè bistabile, conosciuto anche con il nome di relè passo passo. Esso cambia il proprio stato in presenza di corrente e lo mantiene sempre. In ambito elettrico quasi tutti i fornitori parlano di relè bistabile e di relè passo passo senza distinguere le due soluzioni, anche se in passato tali espressioni prevedevano delle differenze. In sostanza il relè bistabile non può assumere più di due stati, mentre il relè passo passo sì.
Il relè temporizzato
Infine, non ci si può dimenticare del relè temporizzato, che è tale nel momento in cui cambia il proprio stato in presenza di corrente e poi lo mantiene per un certo intervallo di tempo. La durata di tale intervallo viene stabilita attraverso un temporizzatore. Il classico esempio di relè temporizzato si ritrova nelle luci del vano scale di un palazzo: le persone accendono la luce ma non devono preoccuparsi di spegnerla, in quanto ciò avverrà in automatico.