Come smaltire i pannelli fotovoltaici
Una volta terminato il ciclo naturale di vita è necessario smaltire i pannelli fotovoltaici con l'obiettivo di riciclare parte dei materiali utilizzati ed evitare la dispersione nell'ambiente di sostanze inquinanti. Una volta terminato il ciclo naturale di vita è necessario smaltire i pannelli fotovoltaici con l'obiettivo di recuperare parte dei materiali utilizzati e quindi riciclare evitando dispersione nell'ambiente di sostanze inquinanti.
Vediamo nei dettagli come eseguire un corretto smaltimento dei pannelli fotovoltaici, tutte le procedure e le differenze tra pannelli domestici e pannelli professionali e quali sono i relativi costi.
Come funziona lo smaltimento di pannelli solari
Durante il ciclo di vita dell’impianto fotovoltaico è importante che venga effettuata una regolare pulizia dei pannelli in quanto ciò permette di massimizzare l'assorbimento delle radiazioni solari, ottimizzare i costi di installazione e allungarne la vita. I pannelli vanno quindi curati nel tempo e soprattutto puliti periodicamente perché non si rovinino e continuino a svolgere perfettamente la loro funzione. E' altresì importante eseguire una corretta manutenzione dell'impianto per assicurarne l'operatività.
Lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici, una volta terminato il loro ciclo di vita, è un'operazione fondamentale che deve essere messa in atto seguendo precise direttive volte a evitare la dispersione nell'ambiente di materiali potenzialmente inquinanti. Inoltre un corretto smaltimento dei pannelli solari permette di recuperare grandi quantità di materiali, quali vetro, alluminio, rame e plastica, così da riciclarli e fornirgli nuova vita. Secondo quanto disposto dal decreto Legislativo n.49 del 2014, ogni pannello, una volta esaurito il suo normale ciclo di vita, viene considerato un RAEE, ovvero un Rifiuto di Apparecchiature Elettriche o Elettroniche, ed inserito nel gruppo R4, insieme a cellulari e piccoli elettrodomestici. Il corretto smaltimento dei pannelli deve quindi seguire delle procedure bene specifiche stabilite dalla legge, la cui regolamentazione è appannaggio del GSE (Gestore Servizi Energetici). Vediamo ora nei dettagli come smaltire i pannelli fotovoltaici in base alla potenza degli impianti.
Smaltimento pannelli solari, differenza tra domestici e professionali
Innanzitutto occorre distinguere tra pannelli fotovoltaici domestici e pannelli fotovoltaici professionali, in quanto dovranno seguire due procedure di smaltimento diverse. Vengono infatti considerati pannelli fotovoltaici domestici i pannelli che appartengono a un impianto solare con potenza nominale fino a 10 kW, mentre i pannelli fotovoltaici professionali appartengono a un impianto che presenta una potenza nominale uguale o superiore a 10 kW. Smaltimento pannelli solari RAEE domestici: questi vanno portati al Centro di Raccolta del Comune di Residenza, le cosiddette piazzole ecologiche o isole ecologiche (per rintracciare l'isola ecologica più vicina è sufficiente collegarsi al sito del Centro di Coordinamento RAEE). É importante tenere a mente che non tutte le piazzole ecologiche accettano i pannelli solari: per questo è necessario accettarsi che l'isola accetti i rifiuti del gruppo R4. Per smaltire correttamente i pannelli solari domestici è necessario compilare l'apposita Dichiarazione di Avvenuta Consegna (scaricabile sul sito del GSE), che dovrà poi essere firmata dal responsabile del Centro di Raccolta. Questa dichiarazione dovrà poi essere inviata al GSE entro massimo 6 mesi dall'avvenuta consegna dei RAEE, unitamente al certificato di avvenuto recupero dei materiali. Smaltimento pannelli solari RAEE professionali: questi vanno consegnati, con l'ausilio di soggetti autorizzati, a un apposito impianto di trattamento iscritto al Centro di Coordinamento RAEE. Anche in questo caso è necessario compilare l'apposita dichiarazione di Avvenuta Consegna, controfirmata dal Responsabile del Centro e va inoltrata al GSE entro 6 mesi dalla consegna, assieme al certificato di avvenuto recupero dei materiali.
Sostituzione di pannelli domestici, come fare
Qualora il nostro obiettivo non sia lo smaltimento dell'intero impianto solare, ma solo la sostituzione di un singolo pannello fotovoltaico, dovremo seguire una differente procedura. Il pannello fotovoltaico da smaltire dovrà comunque essere consegnato presso un Centro di Raccolta Autorizzato, ma in questo caso la comunicazione della sostituzione andrà eseguita attraverso il Portale Informatico sul sito del GSE, comunicando nello specifico numero, modello e matricola del panello sostituito.
Come smaltire i pannelli fotovoltaici incentivati GSE
In caso di smaltimento di pannelli fotovoltaici incentivati dal GSE, è stata prevista una cauzione a carico del beneficiario che si traduce in una trattenuta per coprire i costi di gestione dei RAEE fotovoltaici, che viene effettuata nel corso degli ultimi 10 anni di incentivi. Il GSE trattiene una somma pari a 12 euro per ogni pannello domestico e 10 euro per ogni pannello professionale; la quota viene trattenuta a partire dal quindicesimo anno di erogazione degli incentivi per i pannelli domestici e a partire dall'undicesimo anno per i pannelli professionali. La somma viene calcolata in base ai costi necessari sostenuti dai produttori per il corretto riciclo e recupero dei materiali. Gli incentivi trattenuti dal GSE verranno poi restituiti in seguito alla corretta dismissione dell'impianto fotovoltaico. In caso di sostituzione di un singolo pannello incentivato è bene sapere che l'operazione non comporta alcuna trattenuta sulla somma da erogare, a patto che venga effettuata la comunicazione al GSE: in caso contrario il GSE tratterrà una somma ulteriore relativa al nuovo pannello acquistato.
Costo smaltimento pannelli solari
Quando si installa un impianto fotovoltaico, oltre all'investimento iniziale ci si preoccupa anche del costo dello smaltimento dei pannelli solari. É importante sapere che, per i pannelli fotovoltaici domestici (con potenza inferiore a 10kW), i costi di smaltimento sono interamente a carico dei produttori di pannelli e non del cliente finale. Ciò significa che per il cliente, smantellare l'impianto fotovoltaico non ha alcun costo. Per quanto riguarda invece lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici professionali, questo può variare a seconda dei casi. Nel caso di RAEE storici, ovvero immessi sul mercato prima del 12 aprile 2014, i costi dello smaltimento sono a carico del produttore, qualora si sostituiscano moduli vecchi con moduli nuovi; in tutti gli altri casi il costo dello smaltimento è a carico dell'utilizzatore. In caso di RAEE immessi sul mercato dopo il 12 aprile 2014, il costo dello smaltimento è interamente a carico del produttore.
Come smaltire un inverter fotovoltaico
L’impatto ambientale e i costi derivanti dallo smaltimento incondizionato dei rifiuti non sono più sostenibili.
Da tale presupposto muove l’adozione da parte di Criobit di comportamenti sostenibili e responsabili esplicitamente orientati alla salvaguardia e alla tutela l’ambiente.
A tal fine l’azienda adotta dei protocolli finalizzati a promuovere il riciclo e l’eventuale riuso di inverter fotovoltaici come agire concreto volto a fornire un importante contributo alla riduzione di rifiuti speciali. I componenti costitutivi degli inverter, infatti contengono una significativa quantità di elementi inquinanti, che se non recuperati adeguatamente o abbandonati, rischiano di arrecare un serio danno alle condizioni ambientali dell’intero pianeta.
Al di là della marginalità che il modus operandi di un singolo soggetto inevitabilmente rappresenta in termini di incidenza ai fini risolutivi del problema, riteniamo ben più importante il contributo che aziende come Criobit possono dare alla diffusione di una sensibilità ambientale che oggi è diventata assolutamente imprescindibile, se si svuole scongiurare l’evenienza che il danno ecologico assuma una condizione di irreversibilità.
Sono questi i presupposti che hanno orientato la mission aziendale di Criobit, all’interno della quale va posta la scelta di eseguire un intervento diagnostico gratuito sugli inverter che clienti e installatori partner ritengono destinati allo smaltimento.
Ancor prima di classificare come rifiuto un inverter fotovoltaico, i nostri laboratori rianalizzano le condizioni di operatività del dispositivo, verificando l‘esistenza di una possibilità di riattivazione che ne ripristini la funzionalità, sottraendolo in tal modo alla discarica. I dispositivi riattivati vengono poi donati gratuitamente ad enti no profit, dotati di impianti fotovoltaici.
Per rendere ancora più efficace il reperimento di questi inverter, l’azienda si fa carico di tutti i costi necessari alla loro eventuale riparazione, chiedendo al cliente/installatore di corrispondere esclusivamente il mero costo di spedizione dell’apparecchiatura, che comunque i nostri uffici provvederanno ad organizzare in toto.
Nell’eventualità che l’inverter dovesse risultare irrimediabilmente danneggiato, sarà compito di Criobit occuparsi di tutte le fasi necessarie al suo corretto smaltimento, nonché dei relativi costi, provvedendo a recapitare al titolare del dispositivo la documentazione dell’avvenuto smaltimento, in accordo a quanto previsto dalla normativa vigente.