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Cambiamenti climatici: la conferenza del 2007

Aggiornato il
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I cambiamenti climatici oggigiorno rappresentano una vera e propria minaccia per l’ecosistema. Vediamo quali temi sono stati affrontati nella conferenza tenutasi a Roma.


Il meeting sui cambiamenti climatici

L’aumento di gas a effetto serra nell’atmosfera, a causa delle attività umane, sta provocando i cosiddetti cambiamenti climatici. Siccità, alluvioni, caldo e freddo intenso negli ultimi anni sono sempre più presenti, in particolare l’area del Mediterraneo è stata dichiarata la più vulnerabile nell’ambito del continente. Infine la terribile pandemia che ci ha colpiti.
Sono numerose le iniziative che sono state intraprese negli anni come ad esempio le marce contro il clima oppure l'installazione di pannelli fotovoltaici o ancora l'utilizzo di mezzi a impatto zero come biciclette e monopattini.

Un tema fondamentale che è stato affrontato è “l’adattamento ai cambiamenti climatici in Europa”, titolo anche del Libro Verde. L’Italia e tutti gli altri Paesi del mediterraneo saranno i primi a subire le conseguenze dei cambiamenti climatici: perdite di vite umane, danni ambientali, e costi economici. Le città si sono sforzate di adottare strategia volte a contrastare lo spreco energetico tramite l'utilizzo di servizi come bici o auto elettriche ma tutto ciò non è bastato. Uno studio importante è stato quello sull'impatto ambientale del cambiamento climatico a sfavore dei Paesi Vitivinicoli UNESCO 2020 come pubblicato da AT News
Per questo motivo era stata indetta una Conferenza Nazionale sui cambiamenti climatici per analizzare la situazione, sia a livello tecnico-scientifico sia sul piano delle ricadute di natura economico-sociale. Tutto questo per porre le basi per la definizione di una strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti del clima. La conferenza è stata organizzata dall’Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici (APAT) in collaborazione con il Sistema delle Agenzie ambientali. Per tutte le informazione riguardo i cambiamenti climatici e la sostenibilità ambientale in Toscana consulta toscana.newtuscia.it

Conferenza Junior

Al meeting principale - strutturato, per la complessità e la molteplicità dei temi da trattare, in momenti convegnistici, workshop tematici e convegni preparatori durante i mesi precedenti - è stato affiancato uno “junior”  in modo da coinvolgere anche i cittadini più giovani per promuovere iniziative volte a ridurre le emissioni di gas serra e la costruzione di un impegno individuale e collettivo per affrontare il tema dei cambiamenti climatici, nelle due prospettive della mitigazione e dell’adattamento. Durante la conferenza, infatti, non si è affrontato solo il problema delle dimensione e le cause dei cambiamenti climatici ma anche la questione di avviare un processo necessario per dare all’Italia un’efficace strategia per fronteggiare il fenomeno.

Fattori a rischio per l’Italia

In Italia i cambiamenti climatici in corso stanno aumentando il rischio di desertificazione in tutto il territorio nazionale, e non solo nelle regioni meridionali tradizionalmente più a rischio. L’altra criticità riguarda gli ambienti marini costieri dove sono frequenti fenomeni dell’erosione costiera, delle inondazioni generate dalle variazioni del livello medio del mare e dalle mareggiate estreme. Tutti questi accadimenti hanno un impatto anche sul  patrimonio paesaggistico e ambientale (le pinete costiere, le dune, le stesse spiagge, ecc.), dove la presenza di aree per lo sviluppo di attività comporta un forte impatto economico.

Il programma della Conferenza

La due giorni, tenutasi nella Capitale, è stata ricca di eventi. La cerimonia di apertura si è svolta il 12 settembre con l’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, David Harcharik, Giancarlo Viglione, Piero Marrazzo,Fausto Bertinotti, Alfonso Pecoraro Scanio.

Dapprima, si è analizzato il quadro di riferimento internazionale per poi passare a quello nazionale e mediterraneo. Sessioni parallele e Gruppi di lavoro hanno affrontato le varie risorse:

  • Prima parte: Risorse idriche
  • Seconda parte: Agricoltura
  • Prima parte: Suolo e coste
  • Seconda parte: Biodiversità e foreste
  • Sessione C – Mitigazione

La seconda giornata della conferenza si è concentrata più sulla “mitigazione” cercando di trovare soluzioni efficaci per rispondere alle conseguenze dei cambiamenti climatici. Nella prima parte del meeting sono stati analizzati gli strumenti di adattamento. Poi si è parlato dei piani di adattamento: la dimensione internazionale ed europea. La seconda parte della giornata ha visto presenti personaggi di spessore:  Tommaso Sodano, Achim Steiner, Hans Verolme, Alexander Muller, Kevin Watkins, Kevin Conrad, Rain Forest Coalition, John Ashton, Guido Sacconi, Nicholas Thery, Giancarlo Viglione, Alfonso Pecoraro Scanio, Romano Prodi.

Da questa conferenza Nazionale sono emerse le prime 13 azioni per l’adattamento sostenibile affinché il Piano di adattamento ai cambiamenti climatici sia coerente con le strategie di mitigazione e le iniziative di ricerca sui cambiamenti climatici e la formazione.