Mutui per ristrutturazione: come trovare il più vantaggioso

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Come richiedere un mutuo per ristrutturare la propria abitazione

Quando si parla di mutui si tende subito a pensare a quelli dedicati all'acquisto di un'abitazione, ma questi finanziamenti sono disponibili anche per l'effettuazione di una ristrutturazione di un immobile di cui si è già in possesso. Usufruire di un mutuo di questo tipo può essere utilissimo anche dal punto di vista prettamente economico: le ristrutturazioni, infatti, riqualificano l'immobile, rendendolo così più appetibile sul mercato e massimizzando così ciò che ne si può ricavare da una vendita o da una locazione.

L'importanza delle performance energetiche dell'immobile

Quando si parla di ristrutturazione, d'altronde, non bisogna pensare esclusivamente all'estetica, ma anche, anzi soprattutto, alle performance: oggi vi è un'attenzione massima nei confronti dell'efficienza energetica degli edifici, di conseguenza riuscire ad ottimizzarli da questo punto di vista costituisce senz'altro una grande prerogativa.

A tale riguardo è utile ricordare che l'efficienza energetica di un immobile è certificata in maniera precisa e del tutto obiettiva da una procedura specifica, la quale può essere eseguita solo da professionisti abilitati e porta alla produzione del cosiddetto APE, Attestato di Prestazione Energetica.

L'APE indica la classe di appartenenza dell'immobile e tanto più questa è elevata, ovviamente, tanto maggiore sarà il valore dello stesso, sia nell'ottica di una vendita che di una locazione.

Non bisogna dimenticare, infine, che oggi è possibile usufruire di numerosi incentivi statali dedicati alle ristrutturazioni finalizzate alla riqualificazione energetica, i quali possono rendere ancor più conveniente il compimento di un'operazione di questo tipo.

Come individuare il mutuo per ristrutturazioni più adatto alle proprie esigenze

Per la scelta di un mutuo dedicato ad una ristrutturazione valgono i medesimi suggerimenti che si potrebbero fornire per un mutuo finalizzato ad un acquisto e, per fortuna, è possibile contare anche sulle medesime opportunità. Oggi, infatti, scegliere il mutuo più vantaggioso in relazione alle proprie esigenze è molto semplice grazie ad appositi siti di comparazione: portali come Telemutuo, ad esempio, propongono delle sezioni dedicate in modo specifico al mutuo per ristrutturazione.

Utilizzare questi strumenti è semplicissimo: è sufficiente specificare una serie di dati relativi al proprio caso, ovvero tipologia di tasso desiderata, valore dell'immobile, importo e durata del mutuo e altro ancora, ed avviare la ricerca con un semplice click: nell'arco di pochi secondi si riceverà un elenco di proposte da parte dei più importanti istituti di credito, tutte rigorosamente in linea con quanto richiesto ed ordinate dalla più economica alla più costosa.

Per ogni singola opzione è possibile visionare la relativa scheda prodotto, che ne specifica tutti i dettagli, e se si è interessati si può inoltrare direttamente online, all'istituto in questione, una richiesta senza impegno, compilando un modulo con cui ci si assicurerà un ricontatto da parte del relativo personale. Anche la semplicità con cui si può individuare la soluzione più vantaggiosa per le proprie necessità, dunque, è un motivo ulteriore per usufruire di un mutuo per ristrutturazioni nel caso in cui si possieda un immobile che si vuol riqualificare.

Quali lavori rientrano nel mutuo per ristrutturazioni?

I lavori che si possono effettuare richiedendo un mutuo ristrutturazione sono diversi, ma in particolare si possono suddividere in tre macro categorie:

Interventi di manutenzione ordinaria: sono quei lavori più comuni che servono a ripristinare un immobile a livello di riparazione, sostituzione o rinnovamento. Parliamo ad esempio di verniciatura, tinteggiatura, riparazioni, sostituzioni, impermeabilizzazioni. In questo caso non è necessario richiedere una concessione edilizia, poiché parliamo di lavorazioni di edilizia libera;

Interventi di manutenzione straordinaria: in questo caso parliamo di lavori che si effettuano meno frequentemente nella propria abitazione, come ad esempio la sostituzione degli infissi, il rifacimento delle scale, la sostituzione dei sanitari, la realizzazione dei tramezzi, e qualsiasi altra opera che abbia uno scopo preventivo o migliorativo dello stesso immobile. Per poter svolgere questo tipo di interventi è necessario richiedere una concessione edilizia presso il Comune in cui ha sede l’abitazione;

Le grandi opere di ristrutturazione: rientrano in questa categoria tutti gli interventi di manutenzione che vengono svolti partendo da un progetto creato ad hoc da parte di un tecnico abilitato come un architetto, un ingegnere o anche un geometra. Questi interventi, per la maggior parte delle volte, riguardano l’interno immobile.

Documenti necessari per richiedere un mutuo per la ristrutturazione della propria abitazione

Dopo aver esaminato le diverse categorie di interventi di manutenzione, è possibile procedere alla discussione dei documenti richiesti per l'ottenimento di un mutuo per ristrutturazione. Innanzitutto, quando si presenta la richiesta di mutuo presso l'istituto bancario prescelto, è fondamentale fornire una serie di documenti anagrafici e comprovanti il reddito.

Documenti anagrafici:

• Copia di un documento d'identità attualmente valido insieme al codice fiscale;
• Certificato di residenza;
• Nel caso dei cittadini provenienti da paesi extracomunitari, sarà richiesto anche il permesso di soggiorno;
• Stato di famiglia.

Documenti reddituali per i lavoratori dipendenti:

• Una dichiarazione del datore di lavoro che attesti l'anzianità di servizio e le modalità di assunzione. Nel caso dei dipendenti pubblici, sarà necessario presentare anche l'attestato di servizio;
• Copie delle ultime due buste paga o del cedolino della pensione;
• Documentazione relativa ai redditi dichiarati nell'ultimo CUD, modello 730 o modello unico;
• L'ultimo estratto del conto corrente.

Documenti reddituali per i lavoratori autonomi e i professionisti:

• Il certificato di iscrizione all'albo o alla camera di commercio;
• Le ultime due dichiarazioni dei redditi e il modello F24;
• Il bilancio parziale successivo all'ultima dichiarazione.