Risparmio energetico nei ristoranti italiani: le strategie più diffuse

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Risparmio energetico nei ristoranti italiani

Il risparmio di energia elettrica non è importante soltanto per i cittadini, ma lo è anche, se non di più, per le imprese.

L’incidenza delle utenze energetiche può ovviamente variare in base al tipo di attività svolta, ci sono certamente imprese molto “energivore” ed altre che lo sono meno, ma si può senz’altro affermare che ridurre i consumi, e soprattutto evitare gli sprechi, sia un obiettivo a cui nessun’azienda può oggi sottrarsi.

Le attività del settore della ristorazione si collocano certamente tra quelle che tendono a consumare più energia, per lo meno in rapporto all’entità del business sviluppato, è dunque interessante chiedersi quali siano, in quest’ottica, le strategie più comuni tra le imprese italiane.

Per rispondere a questo quesito è possibile far riferimento ad un report assolutamente autorevole quale l’edizione 2024 del Rapporto Ristorazione prodotto da FIPE, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, il quale verte su dati relativi al 2023.

In questo studio, condotto annualmente, vengono evidenziati molteplici aspetti gestionali relativi alle aziende italiane del settore; andiamo dunque a scoprire che cosa è emerso per quanto concerne l’obiettivo di ridurre i consumi energetici.

La consapevolezza dell’importanza di risparmiare è ormai molto diffusa

Anzitutto, è interessante sottolineare che nelle imprese di ristorazione in Italia vi è ormai una buona consapevolezza circa l’importanza di ottimizzare questo tipo di consumi.

Nello specifico, il 78,9% di titolari e manager dimostra di avere un livello di attenzione medio-alto nei confronti del risparmio energetico, percentuale che scende al 76,7% per quel che riguarda i collaboratori.

Quest’ultima può comunque essere considerata una percentuale molto significativa, considerando che il fatto che i collaboratori, ovviamente, non hanno interessi diretti nell’ottimizzazione dei consumi aziendali.

Ancor più emblematico è il fatto che, secondo quanto riscontrato da FIPE, nel 2023 ben il 94,3% delle imprese del settore della ristorazione in Italia ha posto in essere almeno un’azione finalizzata al risparmio energetico; solo il restante 5,7%, invece, si è dimostrato estraneo a queste dinamiche.

Le strategie di risparmio energetico più comuni tra le imprese italiane

Il Rapporto Ristorazione FIPE ha chiesto anche, al campione di imprenditori considerato, quali fossero le azioni intraprese nell’ottica del risparmio energetico, ed è utile sottolineare che a questo quesito è stato possibile fornire anche più di una risposta.

Ebbene, gli imprenditori del settore dimostrano di avere una particolare attenzione nei confronti del tipo di lampadine utilizzate per l’illuminazione del locale: ben l’85% degli intervistati, infatti, ha dichiarato di prediligere le lampadine a Led.

Questo dato è senz’altro indicativo del fatto che le lampade obsolete tendono a consumare quantità di energia davvero importanti, di conseguenza, continuare ad adoperarle nel proprio locale, rappresenta una scelta decisamente antieconomica.

La seconda risposta più fornita, nel 54% dei casi, corrisponde al fatto che il personale è stato sensibilizzato a prestare attenzione al risparmio energetico, un aspetto, questo, che può senz’altro essere reputato assai importante.

A completare il “podio”, con una percentuale del 48%, vi è l’utilizzo di apparecchiature ad alta efficienza energetica e tecnologica.

Non vi è dubbio sul fatto che le apparecchiature professionali incidano in maniera importante sui consumi complessivi dell’impresa, di conseguenza è fondamentale optare solo ed esclusivamente per modelli efficienti.

Prima di effettuare un acquisto, dunque, è fondamentale consultare con attenzione i dati tecnici di ogni modello, operazione che oggi può essere compiuta tranquillamente anche online: se un’azienda del settore deve acquistare, ad esempio, un nuovo forno per pizza, su e-commerce specializzati come www.allforfood.com può individuare tutte le specifiche tecniche nella scheda di ogni singolo prodotto e quindi conoscere preventivamente i consumi.

Sono queste, dunque, le strategie di risparmio energetico adottate più frequentemente dalle aziende italiane operanti nel settore della ristorazione, le quali possono senz’altro costituire uno spunto per tutte quelle imprese che ancora, invece, non prestano la dovuta attenzione alla riduzione di questi consumi.