Pagamenti e cashback: arriva il bonus
Con lo scopo di favorire e promuovere dei pagamenti elettronici per effettuare il pagamento di beni e servizi, il governo ha previsto una serie di misure volte a disincentivare l’utilizzo del contante.
La bozza del decreto attuativo - che incoraggia l’uso dei pagamenti con carte di credito o debito - ha ottenuto l’approvazione dal Garante della privacy, consentendo agli italiani di ricevere un cashback pari al 10% delle transazioni eseguite tramite carte di debito o di credito (a partire dal 1° dicembre 2020).
Tuttavia, per poter accedere a questo famoso bonus occorre eseguire almeno 10 transazioni entro l’anno e raggiungere un tetto massimo di spesa pari a 1.500 euro.
Ne parliamo con gli esperti di La Legge, un portale in cui è possibile trovare informazioni aggiornate in materia di economia, diritto e società. Facciamoci raccontare il mondo dei pagamenti cashback e quale sarà il meccanismo dei bonus!
Come funziona il bonus?
Ogni singola transazione non potrà avere un valore superiore a 150 euro e, al fine di arginare azioni illecite da parte di qualche “furbetto”, sono vietati “i frazionamenti artificiosi dei pagamenti riferibili al medesimo acquisto presso lo stesso esercente”.
Tutti gli italiani potranno, dunque, ricevere un cashback di 300 euro (tetto massimo) per gli acquisti fatti presso gli esercenti commerciali fisici, sfruttando i pagamenti elettronici. Per incentivare ulteriormente il popolo della penisola, si è pensato anche ad un premio di 1.500 euro che sarà indirizzato ai primi 100 mila consumatori che hanno registrato il più alto numero di acquisti nell’arco di sei mesi.
Per poter ottenere il bonus occorre registrarsi all’App della Pubblica Amministrazione, dove sarà necessario comunicare una serie di informazioni tra le quali il conto corrente bancario sul quale verrà accreditato il 10% di cashback. Il rimborso avviene in automatico (non è necessario farne richiesta) entro il 21 febbraio del 2021.
Pagamenti elettronici e pandemia
L’esigenza di incentivare l’utilizzo di strumenti finanziari, come carte di credito o di debito, con un apposito bonus nasce dalla volontà di ridurre al minimo la circolazione del denaro contante che, in Italia, è ancora troppo diffuso. Secondo il report Global payments 2020: fast forwardinto the future, nel Bel Paese le transazioni eseguite con le carte nel 2019 sono circa 57 pro capite.
Ciò vuol dire che siamo una delle Nazioni che utilizza meno i pagamenti con carte di credito o debito. Siamo abbondantemente alle spalle di Spagna e Austria che hanno un indice pro capite pari al doppio di quello italiano (rispettivamente 103 e 105), ma anche Germania, Malta e Grecia sono molto più attivi nell’utilizzo dei suddetti strumenti finanziari rispetto a noi.
L’attuale situazione epidemiologica che sta interessando tutti i Paesi del mondo è responsabile di numerosicambiamenti che riguardano anche i metodi di pagamento. I continui lockdown (totali o parziali) e la conseguente impossibilità a prelevare denaro contante, ha spinto un sempre crescente numero di persone a preferire le transazioni elettroniche e, quindi, ad utilizzare le carte di credito o di debito.
Partendo proprio dai cambiamenti portati dalla pandemia causata dal Coronavirus, la Bcg prevede un incremento delle transazioni cashless pro capite che potrebbe far registrare una considerevole crescita dei pagamenti di questo genere. Secondo gli analisti del settore dobbiamo attenderci una crescita delle transazioni cashless che da 1,5 trilioni del 2019 arriverà a 1,8 trilioni nel 2024.