Principali Obiettivi del MISE per l’energia entro il 2030

transizione energetica

I principali obiettivi da parte del MISE sul piano dell’energia per il 2030 sono fondamentalmente 5 e sono così riassunti:

1. Decarbonizzazione (comprese le fonti rinnovabili)

Il primo di questi cinque obiettivi è l’abbandono del carbone per la produzione elettrica. Per raggiungere tale obiettivo il piano è quello di realizzare e installare impianti e infrastrutture sufficienti al fine di poter generare la corrispondente produzione energetica necessaria al fine di mantenere tutto il sistema elettrico in perfetto equilibrio.

Per quanto riguarda le rinnovabili è stato intrapreso l’obiettivo tenendo conto di 3 fattori utili:

  • essere in grado di fornire un reale contributo all’obiettivo europeo
  • incrementare al massimo la quota dei consumi coperti dalle fonti rinnovabili tenendo conto della natura intermittente delle fonti con maggiore potenziale di sviluppo (eolico e fotovoltaico) nel settore elettrico e, nei settori termico, i limiti all’uso delle biomasse, conseguenti ai contestuali obiettivi di qualità dell’aria
  • l’esigenza di contenere il consumo di suolo: ciò ha condotto a definire un obiettivo di quota dei consumi totali coperti da fonti rinnovabili pari al 30% al 2030.

L’obiettivo è impegnativo e necessiterà di un forte potenziamento nel parco infrastrutture. Questo impegno vedrà protagonisti l’eolico e il fotovoltaico e richiederà la costruzione di nuove opere infrastrutturali e il ricorso massivo a sistemi di accumulo distribuiti e centralizzati, sia per esigenze di sicurezza del sistema, sia per evitare di dover fermare gli impianti rinnovabili nei periodi di consumi inferiori alla produzione. Per quanto riguarda le opere di riscaldamento e raffrescamento bisognerà appoggiare la diffusione di pompe di calore.

L'obiettivo della de carbonizzazione è quello di ridurre al 2030 le emissioni di CO2 del 33% in tutti i settori non ETS (Enti del Terzo Settore).

2. Efficienza energetica

Per efficienza energetica si intende la riduzione, dal 2021 al 2030, tutti i consumi finali di energia di un valore pari all’0,8% dei consumi medi del triennio 2016-2018. Per raggiungere tale obiettivo l’azione protagonista sarà quella di vedere attivo l’elettrico nei trasporti: obiettivo e previsione al 2030 sono 1,6 ML di auto elettriche pure, 4,5 ML di auto ibride, su un parco auto circolante nelle stesso anno di 37 ML di veicoli, leggermente inferiore a quello attuale.

3. Sicurezza energetica

Per sicurezza energetica si intende lo sviluppo di un piano valido di approvvigionamento di energie derivanti da fonti rinovabili (un esempio è il gas naturale) purché ci si avvalga di strutture coerenti con lo scenario di de carbonizzazione profonda al 2050. Un ruolo nuovo per le infrastrutture gas, da investigare, potrebbe derivare da carburanti come il biometano e dall’integrazione con il sistema elettrico, ad esempio con la trasformazione in combustibili gassosi dell’energia da fonti rinnovabili non immediatamente consumata.

Per quanto riguarda il sistema elettrico, sarà fondamentale la produzione di infrastrutture e sistemi di accumulo necessari per tener conto dell’evoluzione del mix produttivo, sempre più basato su rinnovabili intermittenti, tema peraltro connesso alla dimensione mercato interno.

4. Mercato interno

Sarà necessario ampliare le risorse che potranno fornire servizi utili all’equilibro tra offerta e domanda. Le regole del mercato dovranno cambiare in modo da favorire l’integrazione della crescente quota di rinnovabili, ad esempio con un progressivo avvicinamento del termine di negoziazione a quello di consegna fisica dell’elettricità.

L’accoppiamento del mercato elettrico nazionale con quello di altri Stati sarà utile ad avvicinare i prezzi del mercato italiano a quelli europei. Di centrale importanza sarà il ruolo delle comunità energetiche e dell’atteggiamento dei consumatori, che dovranno appoggiare le scelte green da fonti rinnovabili. Ne è un esempio Cooper Dolomiti per il progetto di comunità energetica come riporta Alto Adige Innovazione.

Da ultimo, non in ordine di importanza, saranno perfezionati gli strumenti volti a contrastare il fenomeno della povertà energetica (famiglie in disagio economico).

5. Ricerca, innovazione e competitività

Ultimo ma non meno importante è il tema della ricerca. Quest’ultima è necessaria alla ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie in grado i favorire la transizione energetica in totale sicurezza. Lo strumento principale sarà una dettagliata ricerca e un profondo coordinamento nel soddisfare le richieste sul fronte della domanda di prodotti e tecnologie e dell’offerta degli stessi in modo tale che il sistema produttivo trovi conveniente evolvere in senso coerente con le esigenze del futuro sistema energetico.

Aggiornato il