Ristrutturazioni edilizie: quali lavori sono inclusi nel bonus e come accedervi
Grazie al Bonus Ristrutturazioni è possibile accedere ad un'agevolazione fiscale del 50% per interventi di ristrutturazioni edilizie o manutenzione effettuate sia su abitazioni singole che su parti comuni di condomini. Vediamo nei dettagli l'elenco del lavori ammessi dal Bonus Ristrutturazioni 2021, ma soprattutto come accedere al bonus stesso. Hai bisogno di acquistare o vendere casa vicino Verona? Rivolgiti a dei veri professionisti del settore immobiliare, 2MImmobiliare di Villafranca.
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Bonus ristrutturazioni 2021, a chi spetta
Al bonus ristrutturazioni possono accedere tutti. Inoltre la detrazione al 50% può essere richiesta non solo dal proprietario ma anche da diversi soggetti che ne sostengono le spese. Nel dettaglio possono beneficiare del Bonus Ristrutturazioni: proprietari o nudi proprietari; titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie); locatari o comodatari; soci di cooperative divise e indivise; imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce; soggetti che producono redditi in forma associata A seguito di un contratto di vendita preliminare anche il nuovo proprietario può: è stato immesso nel possesso dell’immobile; esegue i lavori di ristrutturazione a proprio carico; il contratto di vendita è stato regolarmente registrato. Anche si segue in proprio ha diritto ad accedere alle agevolazioni fiscali, ma unicamente per le spese sostenute per i materiali.
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Quali lavori sono ammessi?
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Di seguito l’elenco dei lavori ammessi dal bonus ristrutturazione:
1. Manutenzione straordinaria: Sono considerati interventi di manutenzione straordinaria le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici e per realizzare ed integrare i servizi igienico/sanitari e tecnologici. Rientrano tra gli interventi di manutenzione straordinaria anche quelli consistenti nel frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari con esecuzione di opere, anche se comportano la variazione delle superfici delle singole unità immobiliari.
Esempi di manutenzione straordinaria:
- installazione di ascensori e scale di sicurezza
- realizzazione e miglioramento dei servizi igienici
- sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso
- rifacimento di scale e rampe
- interventi finalizzati al risparmio energetico
- recinzione dell’area privata
- costruzione di scale interne.
2. Restauro e Risanamento Conservativo: Sono compresi in questa tipologia gli interventi finalizzati a conservare l’immobile e assicurarne la funzionalità.
Esempi di interventi di restauro e risanamento conservativo:
- interventi mirati all’eliminazione e alla prevenzione di situazioni di degrado
- adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti
- apertura di finestre per esigenze di aerazione dei locali.
3. Ristrutturazione edilizia Tra gli interventi di ristrutturazione edilizia sono compresi quelli rivolti a trasformare un fabbricato.
Esempi di ristrutturazione edilizia:
- demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria dell’immobile preesistente
- modifica della facciata
- realizzazione di una mansarda o di un balcone
- trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda
- apertura di nuove porte e finestre
- costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti.
- Interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi.
4. I lavori finalizzati: all’eliminazione delle barriere architettoniche, aventi a oggetto ascensori e montacarichi (per esempio, la realizzazione di un elevatore esterno all’abitazione) alla realizzazione di ogni strumento che sia idoneo a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone con disabilità gravi,
5. Interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi. In questi casi, la detrazione è applicabile unicamente alle spese sostenute per realizzare interventi sugli immobili. Non rientra nell’agevolazione, per esempio, il contratto stipulato con un istituto di vigilanza.
Ad esempio è possibile beneficiare della detrazione per: rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici; apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione; porte blindate o rinforzate; apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini; installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti; apposizione di saracinesche; tapparelle metalliche con bloccaggi; vetri antisfondamento; casseforti a muro; fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati; apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline. Se vuoi cambiare la tua serratura, puoi rivolgerti agli esperti del settore specializzati in sostituzione serrature che operano nelle province di Padova, Venezia, Treviso e Rovigo.
6. Gli interventi finalizzati alla cablatura degli edifici e al contenimento dell’inquinamento acustico.
7. Gli interventi effettuati per il conseguimento di risparmi energetici, con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia.
Rientra tra i lavori agevolabili, per esempio, l’installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica.
8. Gli interventi per l’adozione di misure antisismiche, con particolare riguardo all’esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica. Tali opere devono essere realizzate sulle parti strutturali degli edifici o complessi di edifici collegati strutturalmente e comprendere interi edifici. Riguardo alle spese sostenute per interventi di adozione di misure antisismiche, sono previste detrazioni più elevate, (sismabonus) che possono arrivare fino all’85% in caso si certifichi un salto di classe di rischio sismico.
Per fare chiarezza sul SuperSisma Bonus consulta questa pratica guida informativa sui cambiamenti acquisiti con il Decreto Rilancio” aggiungere il link annesso
9.Gli interventi di bonifica dall’amianto e di esecuzione di opere volte a evitare gli infortuni domestici. L’agevolazione compete anche per la semplice riparazione di impianti insicuri realizzati su immobili (per esempio, la sostituzione del tubo del gas o la riparazione di una presa malfunzionante).
Tra le opere agevolabili rientrano: l’installazione di apparecchi di rilevazione di presenza di gas inerti il montaggio di vetri anti-infortunio l’installazione del corrimano.
10. Lavori di sostituzione del gruppo elettronico di emergenza esistente, con generatori di emergenza a gas di ultima generazione.
Oltre alle spese necessarie per l’esecuzione dei lavori, è possibile portare in detrazione anche:
- le spese per la progettazione e le altre prestazioni professionali connesse
- le spese per prestazioni professionali comunque richieste dal tipo di intervento
- le spese per la messa in regola degli edifici
- le spese per l’acquisto dei materiali
- il compenso corrisposto per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti
- le spese per l’effettuazione di perizie e sopralluoghi
- l’imposta sul valore aggiunto, l’imposta di bollo e i diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni e le comunicazioni di inizio lavori
- gli oneri di urbanizzazione
- gli altri eventuali costi strettamente collegati alla realizzazione dei lavori e agli adempimenti stabiliti dal regolamento di attuazione degli interventi agevolati
Non si possono invece detrarre le spese di trasloco e di custodia dei mobili per il periodo necessario all’effettuazione degli interventi di recupero edilizio.
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