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Centro Riciclo Vedelago

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Scopriamo la storia di uno dei primi centri di riciclaggio efficienti in Italia che diventò famoso anche in Europa per la sua attività d’avanguardia in tema di smaltimento di rifiuti. Nel territorio italiano veniva spesso indicato come modello da seguire, soprattutto da alcuni esponenti politici.


La storia del Centro di Riciclo

Il Centro di Riciclo Vedelago si occupava di separazione e riciclaggio di rifiuti dei comuni della provincia di Treviso, di Belluno e di Vicenza, per un bacino di utenza servito di circa 800.000 abitanti. I conferimenti da aziende private, invece, provenivano quasi totalmente da attività produttive della Provincia di Treviso.

L'attività del Centro si svolse fino al 30 giugno 2004 in un'area rivelatasi inadeguata alle esigenze operative. Nel 2003 fu presentato e approvato dalla Provincia di Treviso un progetto di realizzazione di un nuovo centro atto a soddisfare le esigenze dettate dal mercato del settore in forte espansione. La realizzazione del progetto complessivo alla fine venne autorizzata in due stralci. Il primo stralcio, realizzato e reso operativo, venne messo in funzione nel corso del 2004. Il secondo stralcio venne realizzato, entrando in esercizio nel mese di aprile 2007.

Il Centro Riciclo Vedelago, in cui ha creduto anche l’Europa, stanziando fondi, arrivò al capolinea con la dichiarazione di fallimento nel 2014, anche a causa della nuova raccolta differenziata dei rifiuti. Per più di 10 anni questa società è stata considerata il fiore all’occhiello della raccolta differenziata in tutta Italia. Oggi, l’attività del Centro è svolta dalla società Punto Riciclo.

Le attività del Centro

Le funzioni del Centro in tema di politica ambientale erano principalmente:

  • Soddisfare le più recenti tendenze pianificatorie ambientali in tema di recupero di materiali dai rifiuti;
  • Assicurare alti livelli di garanzie ambientali sia per le tipologie dei rifiuti trattati che per le caratteristiche proprie dell'impianto. Infatti non era previsto il trattamento di rifiuti putrescibili o con contaminanti particolari bensì rifiuti secchi riciclabili provenienti da raccolte differenziate ben definite;
  • Annullare quasi totalmente la produzione di rifiuti residuali in quanto prevista la collocazione sul mercato di tutte le tipologie trattate e conferite solo in presenza di sicura utilizzazione in uscita;
  • Garantire ai Comuni, in presenza di conferimento di qualità, il massimo realizzo di ricavi rapportati ai contributi previsti per la raccolta differenziata e assicurare alle aziende il maggior contenimento dei costi di conferimento dei residui prodotti;
  • Recuperare effettivamente, destinandoli al reinserimento in idonei cicli produttivi, rifiuti altrimenti destinati allo smaltimento in discarica.

La ditta Centro Riciclo Vedelago Srl, fondata da Carla Poli, svolgeva anche attività di sperimentazione dell’utilizzo delle plastiche nei calcestruzzi. La mescola di plastiche eterogenee prodotta veniva macinata per ottenere granuli di materiale plastico, la Sabbia Sintetica.

Gli utilizzi di questo prodotto sono molteplici: dal semplice sostituto della sabbia nei calcestruzzi, ad aggregato alleggerente nelle malte cementizie e a legante per manufatti in cemento. Dalle sperimentazioni fatte risultava che questo nuovo prodotto poteva migliorare le caratteristiche e le prestazioni di alcuni conglomerati cementizi, in termini di fonoisolazione e termoisolazione.

La raccolta differenziata oggi

Tutte le città si stanno adoperando per combattere l’inquinamento ed evitare che la spazzatura finisca in strada. Per questo motivo, sono state create le Domus ecologiche e i contenitori intelligenti (con accesso controllato ed identificazione dell’utente attraverso delle tessere personalizzate). Nella Capitale il piano di rivoluzione per la raccolta differenziata prevede anche il servizio porta a porta e l’eliminazione progressiva dei cassonetti nelle strade.