Quanto costa ricaricare una e-bike

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Chi ha in programma di acquistare una bicicletta elettrica dovrebbe valutare la sua convenienza anche tenendo conto di quanto sono influenti le ricariche. Sapere quanto si spende per ricaricare una e-bike è importante a maggior ragione in un momento come quello attuale in cui il tema è particolarmente sentito per effetto degli incentivi per comprare bici elettriche. Occorre partire dal presupposto che in una bici elettrica la capienza della batteria è modesta, e quindi i consumi sono molto più bassi rispetto a quelli di un veicolo elettrico. I tagli standard delle soluzioni a disposizione sul mercato sono compresi tra i 250 Wh e i 700 Wh.

Intanto in Francia il governo francese ha appena varato un super incentivo per rendere più green la mobilità come riportato da Toscana Chianti Ambiente.

Quale bici scegliere

È evidente, pertanto, che le batterie non sono tutti uguali, e molto dipende dalla tipologia di bici con cui si ha a che fare. Per esempio una city e-bike di solito fa riferimento a batterie che rimangono al di sotto dei 400 Wh; è solo con le mountain bike elettriche che vengono usati tagli superiori, in quanto c’è bisogno di una maggiore quantità di potenza che serve a superare dislivelli anche significativi. Non è così semplice proporre delle stime precise dal punto di vista dell’autonomia, dal momento che la pedalata assistita entra in gioco unicamente per permettere al ciclista di arrivare a 25 chilometri all’ora. Nelle bici elettriche attuali, inoltre, ci sono varie impostazioni dell’assistenza, quali le modalità Eco e Turbo che sono disponibili sulle macchine.

Il mercato delle e-bike si è espanso notevolmente nel periodo del Covid-19.

Quanta energia si consuma

Tutto questo discorso serve a specificare che nel caso di una bici elettrica non si ha a che fare con un costante consumo di energia, in quanto dipende tutto dalle necessità. In linea di massima, comunque, una batteria da 250 Wh ha la capacità di garantire assistenza per circa 50 chilometri. Per le mountain bike elettriche, invece, si deve tenere conto di parametri differenti: per esempio il desiderio di una velocitò più elevata, l’utilizzo su strade accidentate e il fabbisogno di energia che occorre per procedere sì a una velocità di 25 chilometri orari, ma su ascese difficili. È evidente, d’altro canto, che le mountain bike elettriche sono soprattutto destinate al divertimento, mentre le city bike sono a tutti gli effetti dei mezzi di trasporto. Di conseguenza, le finalità sono differenti.

Il calcolo della spesa

Il wattora consiste nell’unità di misura dell’energia che segnala di quanta energia c’è bisogno per garantire per un’ora una potenza di 1 W. In poche parole, si indica la capacità energetica delle batterie delle e-bike come potenza complessiva oraria. Se si è interessati a verificare il costo di ciascuna ricarica della batteria, non si deve fare altro che procedere a una conversione, in modo che dai Wh si passi ai kWh, che rappresenta la grandezza a cui fanno riferimento i fornitori di elettricità. È facile intuire che 1 kilowattora corrisponde a 1.000 wattora. Ecco perché è sufficiente dividere per 1.000 i Wh. 500 Wh corrispondono a 0.5 kWh, per esempio.

L’energia elettrica costa tanto?

Per essere consapevoli del prezzo da sostenere per la ricarica di una bici elettrica è sufficiente moltiplicare la capacità della batteria della bici per il prezzo a cui viene venduto 1 kWh di elettricità dal fornitore di energia. Il problema è che non è così semplice fornire una stima media che abbia valore universale, per il semplice motivo che ciascun fornitore prevede delle tariffe differenti. Inoltre, è necessario tener presente che il prezzo finito che viene mostrato in bolletta include, al di là della materia energia, oneri e tasse. Una volta ogni tre mesi, l’Autorità per l’Energia ed il Gas in Italia (conosciuta come Arera) prevede per il regime di maggior tutela le tariffe a consumo di chilowatt.

La spesa finale

Ecco, quindi, che sono numerose le variabili che entrano in gioco nella definizione dei costi da affrontare per ricaricare una bici elettrica: per esempio le differenze che sussistono tra una tariffa e l’altra, ma anche il fatto che non è detto che la bici venga sempre ricaricata a casa (dove si spende di meno). Ipotizzando che il prezzo finito dell’energia elettrica sia pari a 0.2080 euro al kWh, basta moltiplicare questa cifra per la capacità della batteria della due ruote a pedalata assistita. Nel caso di una bici che ha una batteria da 250 Wh, la spesa sarà di 0.052 euro, vale a dire circa 5 centesimi.

Ogni quanto si deve ricaricare la bici elettrica

Ovviamente per avere un quadro completo dello scenario è necessario tenere conto anche del numero di chilometri che vengono percorsi ogni giorno. Ipotizzando di pedalare tutti i giorni per una trentina di chilometri, ci sarà bisogno di una ricarica ogni due giorni: più o meno 15 ricariche al mese, pari a 75 centesimi. Una spesa minima, che passa praticamente inosservata nel bilancio delle entrate e delle uscite mensili.