Quanto consuma un piano cottura elettrico?
Se state scegliendo quale piano cottura comprare per la vostra cucina, vi consigliamo di leggere questa guida. Meglio un piano cottura elettrico o a gas? Vediamo quale costa meno e occhio al consumo energetico!
Piano cottura elettrico
Quando parliamo di un piano cottura elettrico dobbiamo fare una distinzione. Se avete deciso di sostituire la vecchia cucina o dovete arredare la vostra nuova casa, potrete acquistare un piano cottura in vetroceramica o a induzione. Il primo, elegante e in voga, è costituito da uno dei materiali più resistenti al calore: la vetroceramica. Questo materiale condivide molte proprietà con il vetro e con la ceramica e non si danneggia se sottoposto a sostanze corrosive.
Piano cottura in vetroceramica
Il piano cottura in vetroceramica è resistente e non si rovina: è antigraffio e infrangibile. Tra l’altro, la superficie liscia evita che le pentole si rovescino. Il piano cottura in vetroceramica funziona attraverso resistenze di forma circolare concentrica che scaldano la vetroceramica, che a sua volta scalda - per trasmissione - le pentole.
Va detto che dal punto di vista energetico, questo piano cottura non è molto efficiente poiché solo una parte del calore riscalda le pietanze (si riscalda tutto il piano cottura). Anche se le zone a recupero di calore, quelle non di cottura, si possono utilizzare per tenere al caldo il cibo già pronto. Inoltre, ora, grazie alle lampade alogene al posto della resistenza tradizionale, si è ottenuto un miglioramento in termini di efficienza energetica (58%), ma sono ancora pochi i modelli di questo tipo in commercio.
I vantaggi del piano cottura in vetroceramica sono:
- non ha bisogno di pentole speciali;
- si pulisce facilmente;
- dà un tocco di classe alla cucina;
- non ha bisogno di gas per funzionare.
Gli svantaggi sono:
- assorbe molta energia;
- il prezzo d’acquisto è elevato
- le superfici circostanti si surriscaldano
Per quanto riguarda il consumo energetico, questo piano cottura consuma molta energia. Oltre alla spesa iniziale, bisogna stare attenti anche al tempo di utilizzo. Se si utilizza un piano cottura elettrico con due zone da 2000 W per 1 ora al giorno tutto l’anno, la spesa sarà di circa 73 euro. Se poi mentre siete ai fornelli, utilizzate altri elettrodomestici, il consiglio è quello di aumentare la potenza del vostro contatore.
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Le caratteristiche del piano cottura a induzione
Il piano cottura a induzione è molto più efficiente di quello in vetroceramica. Questo funziona attraverso delle bobine che generano un campo magnetico che viene trasferito alle pentole e, quindi, non disperde il calore sul piano cottura stesso. Per cucinare con il piano cottura a induzione bisogna utilizzare delle pentole particolari dal fondo magnetico. I piatti si cuociono più velocemente e la cottura risulta migliore. L’unica nota negativa riguarda il prezzo, alcuni modelli superano i 2000 euro. Per risparmiare energia consigliamo di scegliere un piano cottura con una classe energetica A+.
Cucina a gas o elettrica?
Qui arriviamo al problema che sorge quando si deve scegliere se optare per una cucina a gas o elettrica. Partiamo dicendo che la cucina elettrica non consente di risparmiare molta energia per evitare bollette della luce troppe care. La cucina elettrica costa circa 550 euro contro i 250 del piano cottura a gas ma la cottura risulta migliore. Nel caso della cucina a gas, l’allacciamento alla rete deve essere realizzato da un professionista.
Perché scegliere una cucina a gas?
I vantaggi di un piano cottura a gas sono:
- consente di risparmiare energia;
- non comporta una spesa elevata;
- possono essere utilizzati tegami di qualunque forma.
Gli svantaggi sono:
- costi dell’allacciamento del gas;
- controlli periodici (cambio del tubo di gomma).