Quanto consuma un condizionatore?

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quanto consuma un condizionatore

Arriva il caldo e per fronteggiarlo c’è già chi pensa di comprare un condizionatore, ma attenti ai modelli. Questo dispositivo consuma molta energia, quale tipologia scegliere?

Caratteristiche Base del Condizionatore

quanto consuma condizionatore
Condizionatore

Il condizionatore è un dispositivo che consente di raffrescare la casa, regolando la temperatura dell’ambiente.

Il condizionatore non deve essere frainteso con il climatizzatore. Difatti, quest’ultimo oltre a migliorare la qualità dell’aria, modificare la temperatura e il flusso d'aria, regola anche l’umidità in ambienti chiusi.

Dobbiamo dire che oggigiorno i due termini sono intercambiabili. Nel dizionario Treccani si può trovare la seguente definizione di condizionatore: “impianto che effettua il condizionamento dell'aria, sinonimo: climatizzatore”.

È di fondamentale importanza una regolare manutenzione del condizionatore da parte di esperti di settore al fine di ottimizzare il funzionamento dell'apparecchio e aumentare la sua durata nel tempo.

Modelli Condizionatore: quale scegliere?

Ci sono varie tipologie di condizionatore per soddisfare le diverse esigenze dei consumatori. In base alle sue funzioni possiamo distinguere:

  • Pompa di calore;
  • Solo freddo.

Tra il condizionatore a pompa di calore e solo freddo la differenza sta nella produzione di calore da parte del primo durante i mesi invernali. Invece, come potrete intuire dal nome, il condizionatore "solo freddo" raffredda solamente l’aria negli ambienti.

Le pompe di calore possono essere dotate di tecnologia inverter (detta modulante) e on-off. La tecnologia on/off appartiene già al passato. Dal punto di vista del consumo energetico questi apparecchi sono meno efficienti: si spengono quando viene raggiunta la temperatura desiderata e si riaccendono quando si verifica una variazione della temperatura interna. Questo implica continui sbalzi termici e consumi maggiori. Pensate che molti condizionatori on/off hanno una classe energetica molto bassa, non superiore alla C. I condizionatori on/off sono fuori dal mercato dal 2013.

Invece, il condizionatore con inverter garantisce maggior comfort e un minor consumo di energia elettrica. Questo modello consente di raggiungere velocemente la temperatura desiderata con un consumo energetico ottimizzato. Per quanto riguarda il costo, la spesa per acquistare il condizionatore con tecnologia inverter è più elevata, ma questo dispositivo consente di risparmiare energia e, quindi, in bolletta.

I condizionatori fissi possono essere costituiti da una sola unità  (versione monoblocco) oppure da due parti (versione split), una interna e una esterna alla casa.

Condizionatore d’aria portatile: come funziona?

Se non potete installare un condizionatore a muro perché il vostro condominio lo proibisce, potete sempre optare per un modello portatile.

  • I vantaggi del condizionatore portatile:
  • si può spostare facilmente da una stanza all’altra;
  • rappresenta una buona alternativa se il condominio proibisce l’installazione dei motori esterni sulla facciata dell’edificio;
  • il costo è inferiore;
  • per utilizzarlo basta una presa elettrica.

I lati negativi del condizionatore portatile sono:

  • La rumorosità, per alcuni modelli è sconsigliato l’utilizzo nelle ore notturne;
  • Non è indicato per raffrescare grandi ambienti.

Consigliamo di acquistare sempre una classe energetica elevata (A o superiore) per evitare bollette della luce care, soprattutto d’estate. Ad esempio un condizionatore portatile classe A 2000 W tenuto accesso 1 ora consumerà circa 0,40 euro.

Info utile Ricordiamo che grazie al bonus elettrodomestici è possibile ottenere una detrazione fiscale per l’acquisto di condizionatori d’aria.

Quanto consuma il Condizionatore?

Niente paura, potrete dormire sonni tranquilli. Il condizionatore con una classe energetica alta (A o superiore) non comporta un elevato consumo energetico. Un condizionatore  fisso classe A +++ ha un consumo stimato l'anno per il raffrescamento di 160 kWh. Ovviamente, il consumo dipende molto dal tempo di utilizzo. Durante luglio e agosto (i mesi più caldi del periodo estivo) un condizionatore - con potenza kw/h freddo 2,6 kW - utilizzato 1 h al giorno per raffrescare una stanza consumerà circa 32 euro (costo elettricità per kWh 0,20 euro). Se lo stesso dispositivo rimane in funzione 3 h al giorno, avremo un consumo di circa 97 euro in due mesi. In linea generale il condizionatore fisso è il modello più efficiente. Questo dispositivo prevede lavori di muratura per installarlo e costi di manutenzione ed è molto utile per raffrescare grandi spazi interni.  Nella tabella i consumi di un condizionatore split da circa 6kW, capace di raffreddare 1 stanza grande (superficie totale 40 mq), utilizzato per 8 ore al giorno nel periodo estivo (Fonte: Enea).

Tabella consumi per classe energetica
Classe di efficienza energetica Consumi del periodo estivo €/anno CO2 evitata kg/anno
A < 160 325
B 160 ÷ 180 168
C 180 ÷ 190 -

Fonte: Enea.it

Come valutare l'efficienza di un condizionatore?

Prima di acquistare un condizionatore, consigliamo di verificare l'etichetta energetica. Questa è obbligatoria dal 2013 per tutti gli apparecchi di uso domestico, con una potenza nominale minore o uguale ai 12 kW.

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  • Nell'etichetta energetica troverete:
  • il nome del modello o marchio del costruttore;
  • la potenza nominale in kW per le diverse modalità di funzionamento;
  • l'indice SEER (efficienza stagionale della macchina in funzione raffreddamento);
  • il consumo annuale di energia espresso in kW/anno;
  • informazioni sulla rumorosità dell'apparecchio;
  • indice SCOP (efficienza stagionale in modalità riscaldamento).

La BTU (British Thermal Unit) è l'unità di misura della potenza termica che indica la capacità di raffreddamento nel tempo. È utilizzata negli States e nel Regno Unito al posto del Watt (unità di misura del Sistema Internazionale che esprime la potenza istantanea erogata).

Il ventilatore

ventilatore
Ventilatore

La scelta più conveniente potrebbe essere quella di acquistare un ventilatore. Questo apparecchio non assorbe molta energia. Ma se lasciato acceso tutta la notte, potrebbe far male alla vostra salute, provocando danni alla schiena e al collo.

Un altro svantaggio è che il ventilatore non raffresca la casa come un condizionatore a parete.

Per capire quale sia il prodotto migliore, prima dell’acquisto fate attenzione alla classe energetica e alla presenza del timer di spegnimento (molto importante).

Quanto consuma un ventilatore a piantana. Prendiamo come riferimento un caso specifico. Un ventilatore della potenza di 50 W, lavorando alla temperatura massima per 8 h, consuma circa 400 Wh. E se un kWh costa 20 centesimi di euro, allora 0,40 kWh costeranno 0,08 euro. Questo è il consumo tradotto in euro per otto ore di utilizzo.

L'utilizzo di ventilatori è stato sconsigliato anche dal Ministero della Salute. Gli svantaggi sono tre:

  • incentivano la sudorazione;
  • non abbassano la temperatura dell'ambiente;
  • aumentano il rischio di disidratazione.

I consigli di Prezzo Luce

L'acquisto di un condizionatore di classe energetica alta comporta una maggiore spesa iniziale ma un risparmio sulla bolletta dell'energia elettrica e consente di ridurre le emissioni CO2. Ricorda che ogni stanza ha bisogno del suo climatizzatore. Un condizionatore posizionato nel corridoio non rinfresca tutte le stanze.

  1. Prima di acquistare un condizionatore, calcola la potenza necessaria a raffrescare la stanza;
  2. Controlla sempre l'etichetta energetica per verificare il consumo stimato;
  3. Opta per la tecnologia inverter, che consente di adeguare la potenza all'effettiva necessità;
  4. Approfitta degli incentivi.