Quanta energia consuma un deumidificatore?
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Il deumidificatore è un dispositivo che consente di tutelare la nostra salute all’interno della casa. Tra le differenti tipologie, vediamo quelle che permettono di ottenere un risparmio energetico.
Il Deumidificatore
Il deumidificatore è un apparecchio che consente di regolare l’umidità, prevenendo l'accumulo di muffa e il conseguente intervento di sanificazione degli ambienti di casa.Ci possono essere differenti tipologie. Anche il climatizzatore svolge il ruolo di deumificatore. Quindi, se già avete installato un climatizzatore, non dovrete comprare un deumidificatore.
Informazione Il condizionatore, al contrario del climatizzatore, non è un dispositivo specifico per l’umidità.
- Quando comprare un deumidificatore?
- Se i vostri panni rimangono umidi
- Se ci sono muffe sulle pareti di casa
- Se avete problemi respiratori
Il deumidificatore migliora la qualità dell’aria all’interno dell’abitazione ed è indicato per tutelare la salute soprattutto di bambini, anziani e di chi ha problemi respiratori.
I modelli, quale conviene?
Come abbiamo visto ci possono essere differenti tipi di deumidificatore. A seconda del funzionamento, possiamo distinguere:
- Essiccativi;
- Meccanico-refrigerativi.
Nel primo caso, sono utilizzati dei materiali essiccanti, come il gel di silice. Una ventola spinge l’aria verso il gel che, attraverso una reazione fisica, la trasforma in acqua. Questi dispositivi sono economici e più convenienti rispetto agli altri. Nel secondo caso (Meccanico-refrigerativi), il procedimento è più complesso. L’aria viene spinta dalla ventola verso una serpentina di raffreddamento in cui circola un fluido refrigerante. Una volta condensato il vapore acqueo, l’acqua viene raccolta in un contenitore o attraverso un tubo per lo scarico continuo. I deumidificatori meccanico-refrigerativi sono molto diffusi e più efficienti. Il loro costo si aggira intorno ai 200 euro.
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Come tutti gli elettrodomestici, il consumo energetico del deumidificatore dipende soprattutto dal tempo di utilizzo. In genere, la potenza è di 200/300 W. Quindi, parliamo di un consumo energetico pari a 0,2/0,3 kWh durante la prima ora di utilizzo, poi diminuisce. Per capire il costo, il consumo in kWh si moltiplica per il prezzo dell'energia elettrica (euro/kwh).
Per capire precisamente quanta energia viene assorbita, potete utilizzare anche un Wattmetro. Uno strumento che costa circa 20-30 euro e che, collegandolo alla presa elettrica, consente di verificare i consumi effettivi. Per ridurre un aumento dei consumi negli impianti di riscaldamento e di climatizzazione è importante procedere con l’isolamento termico. Tuttavia questa operazione di isolamento e' facile e veloce e si puo' eseguire anche in occasione di altri lavori di manutenzione, come l'impermeabilizzazione del tetto o l'installazione di pannelli solari.
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Deumidificatore o climatizzatore?
Se nella vostra casa non è presente un climatizzatore, potete considerare di comprarne uno. In questo caso, oltre a ridurre il tasso di umidità dell’ambiente potrete usufruire di altre funzioni, come regolare la temperatura e migliorare la qualità dell’aria. Se scegliete una classe energetica alta (superiore della classe A) i consumi non sono altissimi. Ad esempio, un climatizzatore classe A+ può avere un consumo stimato annuo raffreddamento/riscaldamento di 823 kWh, circa 156 euro (13 euro al mese). Ovviamente, questa cifra può cambiare a seconda dell’uso personale. Ricordiamo che dal 1º gennaio 2019 per i climatizzatori è obbligatoria l’etichetta energetica con scala da A+++ a D.
Se, invece, avete un condizionatore o un impianto centralizzato potete comprare un deumidificatore per modificare il tasso di umidità. In commercio ci sono tantissimi modelli e i prezzi oscillano da 50 a 500 euro.
Tasso di umidità in casa
Una domanda importante riguarda il giusto comfort ambientale in casa. Per capire se nella vostra casa ci sono problemi di umidità, potete utilizzare un igrometro a capello. È uno strumento che consente di misurare l’umidità con precisione. Tuttavia, possiamo dire che d’inverno il tasso di umidità non dovrebbe superare il 60%; per mantenere un clima abitativo sano con una temperatura di 20ºC il tasso deve aggirarsi intorno al 50%.
Se il livello di umidità è basso e vi sentite spesso la gola secca, potete utilizzare un umidificatore, così eviterete problemi respiratori.
Sapevi che... Il deumidificatore è utile anche per far asciugare i panni in casa, senza cattivi odori del bucato.
Come scegliere un deumidificatore
- Prima di acquistare un modello, vi consigliamo di controllare le seguenti caratteristiche:
- grandezza, se avete spazi ridotti potete optare per modelli di piccole dimensioni;
- quantità di umidità assorbita al giorno (ad esempio 17 litri è un buon valore);
- classe energetica alta per evitare eccessivi consumi energetici;
- rumorosità, consigliata dai 30 ai 40 dB;
- filtri lavabili;
- dimensioni della tanica per contenere l’acqua o la presenza di un attacco per il tubo di scarico continuo.