Oneri di Sistema Cosa sono?
Perché pago gli oneri di sistema in bolletta? Innanzitutto ti consolerà sapere che non sei il solo: gli oneri di sistema, infatti, sono presenti nelle bollette di tutti i clienti a prescindere dal fornitore che hanno scelto. Si tratta di oneri fissi in bolletta a copertura dei costi per le attività di interesse generale per il sistema elettrico e del gas.
Gli oneri di sistema sono decisamente più alti nella bolletta dell'energia elettrica e ciò spiega perché hanno suscitato e suscitano tuttora clamore. Scopriamo cosa sono, come si calcolano e se c'è un modo per non pagare gli oneri di sistema o per abbassarne il valore.
Cosa sono gli Oneri di sistema?
La spesa per gli oneri di sistema è stabilita da specifici provvedimenti normativi, emanati dall'ARERA (Autorità che disciplina il mercato energetico in Italia). Negli ultimi tre anni, gli oneri generali di sistema costituiscono una quota crescente e sempre più significativa della spesa totale annua di energia elettrica.
Gli oneri di sistema sono destinati al distributore di energia elettrica (da non confondere quindi con il fornitore) e si applicano in modo differenziato a seconda della tipologia di utenza. La spesa per gli oneri di sistema è composta da una quota energia (euro/kWh), una quota potenza (euro/kW/anno) non applicata alle abitazioni e da una quota fissa (euro/anno) non applicata alle abitazioni di residenza anagrafica. Da gennaio 2018 il prezzo totale relativo agli oneri comprende:
- componente Asos, oneri generali relativi al sostegno delle energie da fonti rinnovabili e alla cogenerazione;
- componente Arim, rimanenti oneri generali.
Le voci di spesa per la bolletta dell’elettricità nel mercato di maggior tutela sono:
- spesa per la materia energia (quota fissa, quota energia);
- spesa per il trasporto e la gestione del contatore (quota fissa, quota energia, quota potenza);
- spesa per gli oneri di sistema;
- imposte (accisa e IVA).
Il costo relativo agli oneri generali è molto più consistente nella bolletta della luce che in quella del gas.
Spesa per gli oneri di sistema 2018
Come abbiamo visto, la suddivisione della spesa per gli oneri di sistema è cambiata. Per semplificare il sistema, gli oneri sono stati divisi in due raggruppamenti (Asos e Arim).
Con la riforma sarà più facile gestire la bolletta della luce, permettendo una maggiore consapevolezza dei propri consumi. Prima di gennaio 2018, la spesa per gli oneri di sistema era così suddivisa:
- A2 oneri nucleari;
- A3 incentivi alle fonti rinnovabili;
- A4 agevolazioni per il settore ferroviario;
- A5 ricerca di sistema;
- Ae agevolazioni alle industrie energivore;
- As oneri per il bonus elettrico;
- UC4 imprese elettriche minori;
- UC7 promozione dell’efficienza energetica;
- MCT enti locali che ospitano impianti nucleari.
I nostri soldi servivano a coprire la messa in sicurezza del nucleare, gli incentivi alle energie rinnovabili, la copertura delle agevolazioni per le imprese elettriche piccole, il bonus elettrico, e la promozione efficienza energetica. Oggi, la componente A3 è stata inglobata nella nuova Asos rivolta al sostegno delle energie rinnovabili e alla cogenerazione (produzione contemporanea di energia meccanica e calore).
Cosa cambia nel 2019?
La spesa per gli oneri di sistema negli ultimi mesi è stata al centro dell’attenzione a causa della riforma tariffaria che la modificherà. Questa riforma è stata attuata dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente - come previsto dal Parlamento e del Governo con la legge n. 96/2013 e con il decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102 - per recepire in Italia la Direttiva Europea 2012/27/UE sull'efficienza energetica. Una delle principali conseguenze della riforma tariffaria, che non ha lasciato indifferenti molti consumatori, è l’aumento del peso delle quote fisse (soprattutto per coloro che hanno una seconda casa). Difatti, i non residenti subiranno sia il peso della quota fissa della tariffa per il trasporto dell’energia e la gestione del contatore sia quella relativa agli oneri di sistema.
INFONel 2018 per un cliente tutelato in bolletta circa il 75% della spesa totale riguardava le quote variabili (collegate direttamente al consumo di energia) e il restante 25% le quote fisse (per punto e per kW di potenza impegnata).
A gennaio 2019 era previsto il completamento della riforma tariffaria relativa alla spesa per gli oneri di sistema per i clienti domestici ma è stato rimandato di un anno. Una decisione presa dall'Autorità per evitare la sovrapposizione con la riattivazione degli oneri bloccati per gli ultimi due trimestri del 2018 (per attutire l’impatto dell’aumento del prezzo dell’elettricità e del gas).Tale manovra mirava al contenimento della spesa per i clienti sia del mercato libero che del mercato di maggior tutela.