Titoli di efficienza energetica: i Certificati Bianchi

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certificati bianchi

Che cosa sono i certificati bianchi e a cosa servono? Scopriamo insieme cos'è una TEP e come funziona la piattaforma di mercato gestita dal GME grazie a questa guida.


Il sistema dei certificati bianchi

I certificati bianchi (CB), chiamati anche “Titoli di Efficienza Energetica” (TEE), sono titoli negoziabili che certificano il conseguimento di risparmi energetici negli usi finali di energia attraverso interventi e progetti di incremento di efficienza energetica. Un esempio può essere dato dall’installazione di impianti fotovoltaici. Se hai bisogno di questo intervento nella zona di San Marino,può affidarti all’azienda energreen, che può consigliarti l’impianto migliore per le tue esigenze.

Il sistema dei certificati bianchi è stato introdotto nella legislazione italiana dai decreti ministeriali del 20 luglio 2004 e s.m.i. e prevede che i distributori di energia elettrica e di gas naturale raggiungano annualmente determinati obiettivi quantitativi di risparmio di energia primaria, espressi in Tonnellate Equivalenti di Petrolio risparmiate (TEP). Per le notizie riguardo l'ambiente, il benessere, leggi gli articoli di news-24.it.

I certificati bianchi

A cosa equivale un CB? Un certificato equivale al risparmio di una tonnellata equivalente di petrolio (TEP). Le aziende distributrici di energia elettrica e gas possono assolvere al proprio obbligo realizzando progetti di efficienza energetica che diano diritto ai certificati bianchi oppure acquistando i TEE da altri soggetti sul mercato dei Titoli di Efficienza Energetica gestito dal GME. I soggetti volontari e i soggetti obbligati, quindi, scambiano i CB sulla piattaforma di mercato gestita dal GME (Gestore mercati energetici) o attraverso contrattazioni bilaterali.

I soggetti obbligati sono le imprese distributrici di energia elettrica e gas con più di 50.000 clienti finali. Possono presentare progetti per il rilascio dei certificati bianchi anche le società controllate da tali imprese "obbligate", i distributori non obbligati, le società operanti nel settore dei servizi energetici, le imprese e gli enti che si dotino di un energy manager o di un sistema di gestione dell’energia in conformità alla ISO 50001.

Ora, per i soggetti obbligati sono stati fissati gli obiettivi di risparmio, dal 2017 al 2020, che i distributori devono raggiungere attraverso la realizzazione di interventi di efficienza energetica ogni anno. I risultati che le imprese devono raggiungere nel quadriennio sono:

  • 7,14 Milioni di TEP nel 2017
  • 8,32 Milioni di TEP nel 2018
  • 9,71 Milioni di TEP nel 2019
  • 11,19 Milioni di TEP nel 2020

A seconda dell'intervento si possono ottenere tipologie diverse di TEE:

  • Intervento che porta alla riduzione dei consumi di energia elettrica: CB di tipo I;
  • Riduzione dei consumi di gas naturale: CB di tipo II;
  • Intervento per diminuire i consumi di altre forme di energia non realizzati nel settore dei trasporti: CB di tipo III;
  • Riduzione dei consumi di altre forme di energia realizzati nel settore dei trasporti: CB di tipo IV.

In base al settore di riferimento i Certificati Bianchi, quindi, sono divisi per tipologia. Gli interventi di efficienza energetica ammessi sono quelli che non sono stati ancora realizzati. Gli incentivi sono pensati per i privati che sostengono l’investimento per un intervento di efficienza energetica. Per poter accedere alla realizzazione del proprio impianto fotovoltaico è necessario che non superi i 20 kilowatt picco (kWp).

Le norme per i TEE

Il quadro normativo nazionale in quest’ambito venne modificato con la pubblicazione del decreto 28 dicembre 2012, che definiva degli obiettivi quantitativi nazionali di risparmio energetico per le imprese di distribuzione di energia elettrica e gas per gli anni dal 2013 al 2016 e introduceva nuovi soggetti ammessi alla presentazione di progetti per il rilascio dei certificati bianchi.

Aggiornamento Per quanto riguarda le norme che regolano i TEE, il nuovo decreto del Ministero dello Sviluppo Economico (DM 11 gennaio 2017) ha introdotto degli aggiornamenti. Oltre a definire i nuovi obiettivi quantitativi nazionali di risparmio energetico per il periodo 2017-2020, ha stabilito le modalità di realizzazione dei progetti di efficienza energetica per l’accesso al meccanismo dei Certificati Bianchi a partire dal 4 Aprile 2017.

Il ruolo del GSE

Dal 3 febbraio 2013, il decreto 28 dicembre 2012 ha stabilito il trasferimento dall’AEEG al GSE (Gestore Servizi Energetici) delle attività di gestione, valutazione e certificazione dei risparmi correlati a progetti di efficienza energetica condotti nell’ambito del meccanismo dei certificati bianchi.

Il Gestore dei Servizi energetici svolge anche un'attività di verifica sulle unità CAR (cogenerazione ad alto rendimento) per calcolare il numero di TEE al quale hanno diritto tali unità. Infatti, per le unità di cogenerazione riconosciute CAR è previsto l'accesso al meccanismo dei Certificati Bianchi. La cogenerazione riguarda la produzione in un unico processo di energia elettrica e calore.

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